PICCOLI GESTI

Sto camminando per le vie del centro quando vengo  attratta da un odore meraviglioso. 

Sa di croccante, più precisamente di pane appena sfornato .  

Mi fermo un istante davanti alla bottega da cui proviene quella fragranza e noto una signora che si appresta a sistemare le pagnotte in vetrina.

Mi guarda e mi sorride.

Mi sento catturata dal suo dolce sguardo e decido di entrare, così, visto che ci sono, compro del pane e la saluto, sembra gentile.

Quando entro quell’odore mi travolge non solo i sensi, ma la memoria.

Rimango immobile per un istante e la mia mente va indietro di 30 anni: “C’è ancora mia nonna viva e sta impastando il pane su quel l’enorme tavolone di legno. I suoi grandi occhi azzurri sono lucenti a tal punto che mi sorge il dubbio che siano davvero i suoi o forse la mia mente ha memorizzato il suo sguardo solo negli ultimi anni, quando la luce andava via via affievolendosi.

Io sono solo una ragazzina, ma abbastanza grande per aiutarla. Le passo l’acqua, la farina, il sale e poi lancio in aria quella polvere bianca. Lei si arrabbia, ma poi ride, non riesce a sgridarmi.

“Se ti acchiappo ti faccio vedere io!”, mi dice.

Corriamo intorno al tavolo, cioè io corro, lei un po’ meno, però ci prova a prendermi. Alla fine rallento per farmi prendere, ma solo perché so esattamente cosa farà, lo ha già fatto tante volte. Mi getta le braccia al collo e fa finta di strozzarmi, il tutto contornato da baci, risate e solletico fino allo sfinimento.

Io rido ancora più forte di lei, perché vedere quegli unici due denti completare il suo sorriso mi fa pensare ad un cartone animato.

Mi sembra persino di riuscire a sentire il suo profumo, che non era di certo uno di quelli che trovi in negozio, bensì un unguento alle rose che produceva lei stessa. Un odore che, insieme a quello del pane caldo, mi permetteva di sostare in paradiso.”

“Mi scusi, signora, posso esserle utile?”, mi chiede la proprietaria della bottega, riscuotendomi dai miei pensieri.

Solo in quel momento noto che la signora è lì davanti a me da chissà quanto tempo e forse per educazione ha aspettato a svegliarmi da quel sogno ad occhi aperti.

“Ops, mi dispiace, ero immersa nei ricordi. Dev’essere il profumo del suo pane a farmi questo effetto, è strepitoso!”

La signora, che ora mi sembra più anziana di quando l’ho scorta dalla vetrina, mi scruta e mentre aggiusta il suo cappello bianco dice: “Cosa le fa venire in mente il profumo del mio pane? Se posso chiederle ovviamente...”

“Le sembrerà infantile, ma ho ricordato mia nonna mentre impastava il pane e mi rincorreva attorno ad un tavolo”

La signora abbassa lo sguardo e ora sembra lei perdersi nei pensieri. I suoi occhi sono fissi su una focaccia al rosmarino e a tratti sorride. 

“È un dolce ricordo”, sottolinea. “A dire la verità, in questo momento, mi ha fatto ricordare un episodio simile con mia nipote”

C’è una strana energia che avvolge entrambe e per un attimo sono stupita di condividere un’emozione simile con un’estranea.

“Bene allora, potrebbe essere un’occasione per andare a trovare sua nipote, mentre io andrò al cimitero a portare dei fiori a mia nonna. In fondo è un po’ che non lo faccio”, sentenzio prima di ordinare il pane. 

La signora non risponde e mi indica le varie tipologie di pane. 

Prendo 4 panini e un pezzo di pizza e mi appresto a pagare. Noto che il suo sguardo è fisso su di me, ma non capisco per quale motivo, poi ad un certo punto rompe il silenzio dicendo: “È stato un piacere conoscerla, magari andrò anche io a trovare mia nipote, è un po’ che non ci vediamo. Grazie, non sa il regalo che mi ha fatto oggi”

Il suo volto si incupisce e capisco che forse non è in buoni rapporti con la nipote.

Vorrei chiederle qualcosa a riguardo, ma un cliente entra frettolosamente in negozio e a me non resta che salutare la dolce signora con un cenno della mano.

Un semplice profumo, un ricordo, due chiacchiere tra estranei possono portare a dei ragionamenti e a riflettere su come poter cambiare le cose.

È un modo come un altro per sentirci connessi l’uno con l’altro, con piccoli gesti che possono cambiare il corso della giornata.

Niente accade per caso dicono....



                  Corato Marilena

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